Per uscire in barca in pieno inverno, al posto di starsene comodamente seduti in poltrona a guardare un’avvincente partita di campionato o un film in prima visione, bisogna proprio non esserci con la testa. Ma noi la testa l’abbiamo e l’idea fissa è uscire di casa senza temere le basse temperature, è la passione per il mare che ci attira come una calamita. Non vediamo l’ora che arrivi il fine settimana o una festività per preparare la borsa, dare quattro mandate alla porta di casa e partire.
Ma a proposito di borsa, cosa mi porto con questo freddo?
Volete qualche consiglio? Svuotare l’armadio e metterlo in un enorme borsone rigido, non va assolutamente bene, quindi, facendo una selezione accurata vedrete che il vostro bagaglio si ridurrà progressivamente ad ogni uscita, fino a farvi pensare: “ma sono sicuro di aver portato tutto?”
Al sottoscritto è successo ciò che sto per descrivervi: Venerdì sera rientri a casa e la prima cosa che fai, perché già in treno hai avuto un ora per pensare…. “ quello si … quello no… “ e quindi, si aprono i cassetti e si ammucchia tutto sul letto. Si parte sempre da.. se usciamo alla sera a cena, mi metto questo capo nuovo , che non può stare sul fondo della valigia perché si sgualcisce, quindi lo mettiamo da parte sulla maniglia dell’armadio, poi tutto il resto. Alla fine avremo un borsone che non si chiude, uno zaino, un sacco a pelo ed una camicia bellissima (firmata) in mano “ fai che l’altra nel borsone si sia spiegazzata, improponibile nel ristorantino del porticciolo, che figura ci farei con gli altri membri dell’equipaggio! “
A questo punto, ti rendi conto che non riesci a camminare? L’unica cosa da fare è svuotare le borse e ripartire da zero.
Prima cosa da pensare, la barca non è un hotel, quindi per ogni persona a bordo lo spazio a disposizione è nella maggior parte dei casi, poco o meglio detto essenziale. Questo vuol dire che su un’imbarcazione di 30 piedi non troveremo meno spazio rispetto ad una di 60. Le cabine sono strutturate di solito in questa maniera ; un letto di una piazza e mezzo scarsa, un ripiano ed un armadio largo un paio di spanne, il tutto da condividere con un'altra persona.
Se riuscite a visualizzare lo spazio disponibile siete già a buon punto.
Detto ciò, cercheremo di capire il perché non sono necessari 10 capi per tipo e che il nostro bagaglio non aumenterà con le dimensioni dell’imbarcazione ne tantomeno con il numero dei giorni da passare a bordo.
Senza scendere troppo nei dettagli e senza iniziare ricerche disperate dell’ultima ora nei negozi di articoli sportivi, cercheremo di utilizzare gli indumenti che solitamente si trovano in tutte le case, unica eccezione la cerata completa (giacca e salopette). Io solitamente parto, dall’alto e scendo verso i piedi, quindi: maglia intima e calzamaglia (ottime le tutine da jogging o calcetto) e calzettoni, 2 o 3 cambi saranno perfetti per tutta la settimana e una tuta calda per la notte.
Pile, maglione e pantaloni pesanti (evitare i jeans che tengono freddo) 2 paia ciascuno,un giubbino invernale, un cappello in pile, guanti imbottiti (tipo scooter), una sciarpa, scarpe possibilmente con suola chiara e stivali (NO VERDI DA GIARDINIERE O FUNGAIOLO).
Nel beauty il minimo indispensabile, niente shampoo di mille tipi differenti a seconda dell’umidità dell’aria e dell’umore personale, 12 balsami e profumi vari, un sapone e una salvietta (ora sul mercato esistono quelle in microfibra che a mio avviso sono ottime perché asciugano rapidamente sono leggere e non occupano molto spazio) basterà per tutte necessità.
Gli skipper delle regate oceaniche spezzano a metà il manico dello spazzolino, quindi quello che vi si chiede è tutto nella norma.
Con un sacco a pelo e una piccola torcia (consigliabili quelle a LED), la preparazione del vostro bagaglio è terminata.
Tutto in una borsa? Perfetto.
Per concludere, con questi piccoli accorgimenti riusciremo a stare asciutti ed al caldo navigando anche quando il tempo non è dei migliori e senza aver speso una fortuna.
Per sapere invece come comportarsi in una traversata oceanica o se vorrete spingervi a latitudini elevate vi rimando alla prossima uscita.
Quindi non mi resta che augurarvi buona permanenza a bordo e Buon Vento.
IL Prodiere