APPROFONDIMENTO | IL PUNTO NAVE CON GLI ASTRI DI NOTTE

Perché non si può fare

Contrariamente a quanto si può credere, nella navigazione marittima non è usuale fare il punto nave astronomico (cioè osservando nel cielo le stelle ed i pianeti) in piena notte. Questo nonostante nell’oscurità assoluta gli astri brillino di più.
Per fare un punto nave astronomico occorre un sestante, cioè uno strumento ottico con cui si misura l’angolo tra il corpo celeste e l’orizzonte. Di notte però l’orizzonte non è facilmente identificabile, e quindi risulta estremamente difficoltoso usare un sestante.

Il momento migliore per poter eseguire un punto nave con l’ausilio degli astri, è al crepuscolo nautico, ovvero l’intervallo di tempo impiegato dal Sole per passare da una “depressione” compresa fra -6° e -12°. Questo significa che il sole deve essere al di sotto della linea dell’orizzonte con un angolo di almeno 6°.
In questo intervallo di tempo mentre gli astri già sono ben visibili nel cielo, anche la linea dell’orizzonte è ben definita, ed è quindi più semplice misurare con un sestante l’angolo verticale tra l’astro e l’orizzonte.
In realtà si dive però dire che l’uomo ha ideato un sistema efficace per sopperire alla “mancanza” dell’orizzonte: creare un orizzonte “artificiale”, utilizzando ad esempio un recipiente con del liquido. Questo tipo di esercizio è utilizzato prevalentemente nella didattica e meno nella realtà.

Luca